Assemblea FIFe 2007

12 settembre 2007
Autore: Chiara De Paolis - in: Editoriali


Assemblea Generale FIFe 2007: nuovi orizzonti per il Sacro di Birmania

a cura di Chiara De Paolis

Nei giorni 24 e 25 dello scorso maggio 2007 si è tenuta ad Albufeira, in Portogallo, l’Assemblea Generale della FIFe 2007.

Quest’anno tra le varie decisioni prese dall’Assemblea, c’è stato anche un lieve ma incisivo cambiamento che interessa gli allevatori della razza Sacro di Birmania facenti parte di associazioni e club FIFe: la delibera non ha portato alcuna variazione allo standard birmano, bensì alla scala dei punti assegnati ad esso.

E’ stato chiesto dall’Associazione austriaca ÖVEK di votare per l’assegnazione di un valore anche al colore e la forma degli occhi del birmano, in quanto, come da motivazione espressa, “il colore degli occhi del Sacro di Birmania è fondamentale per l’espressione ed esige pertanto un punteggio”.

Lo standard in realtà ha sempre voluto che il colore degli occhi del Birmano fosse di un blu intenso, ma mai fin’ora era stata approvata una modifica al punteggio, fondamentale, come noto, in sede espositiva.

La richiesta della ÖVEK è stata accettata con 31 voti (1 voto nullo e 0 astenuti).
Il risultato in sintesi di questo cambiamento consiste nell’assegnazione di un valore di 5 punti per ‘colore e forma degli occhi’ nella scala dei punteggi ed altrettanti 5 punti sono stati defalcati dal ‘colore del corpo e delle punte del mantello’, portandoli dagli iniziali 15 riconosciuti fino ad ora, a 10 punti.

Inutile dire che probabilmente questa delibera potrebbe essere decisiva per la carriera espositiva dei birmani. Appare infatti come un chiaro monito, oltre che per i giudici di gara nell’avere diversi parametri in giudizio, anche verso gli allevatori nella richiesta forse di elevare quanto più possibile la qualità dei gatti.

In sostanza quindi, una vittoria è stata ottenuta in quanto il colore blu intenso degli occhi dovrebbe essere già un requisito fondamentale nell’allevamento del Sacro di Birmania e altrettanto dovrebbe essere significativa in sede espositiva, data l’importanza di questa qualità in una razza, quella birmana, di difficile selezione nell’attinenza degli esemplari allevati allo standard.

Chiara De Paolis


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