Codice Etico
Associazione Italiana Birmani CODICE ETICO
PREMESSA L’allevamento deve avere come scopo la selezione di soggetti di buona qualità, rispondenti agli standard di razza, ma soprattutto di buona salute, privi di anomalie genetiche, con il carattere dolce e affettuoso tipico della razza, privilegiando l’aspetto qualitativo a quello quantitativo.
FINALITÀ E SCOPI DEL CODICE ETICO Il presente Codice Etico è rivolto a tutti gli allevatori e i proprietari di gatti di razza Sacro di Birmania iscritti all’A.I.Bir. Il suo fine è quello di fornire delle indicazioni per la cura e l’allevamento del gatto Sacro di Birmania che garantiscano un elevato standard qualitativo e che siano nello spirito delle norme delle principali Federazioni feline nazionali ed internazionali. Tali regole sono relative agli spazi di allevamento, all’alimentazione, alla pulizia, agli aspetti sanitari e veterinari, al rispetto degli standard di razza, alla eventuale cessione di soggetti a terzi con indicazione delle reciproche responsabilità e agli standard di allevamento.
Standard minimi ambientali Art. 1 – Spazi minimi, luce, aerazione L’ambiente non deve essere sovraffollato: ciascun gatto dovrà avere sufficiente spazio per muoversi mantenendo un adeguato tono muscolare. Dovranno essere previsti spazi adeguati, tranquilli ed isolati, per gli animali in cura o quarantena e per le puerpere con i cuccioli. In caso di presenza di un giardino o di balcone è necessaria una adeguata protezione in modo che i gatti non possano uscire al di fuori del giardino o del balcone e/o entrare in contatto con altri animali esterni senza la supervisione dei proprietari. Chi possiede un giardino potrà anche realizzare un gattile, struttura dove i gatti potranno vivere permanentemente a patto che possieda determinate caratteristiche così come indicate nell’art. 2 del presente Codice Etico. Deve essere posta particolare cura al fine di evitare che negli ambienti in cui vivono i gatti si Possano generare situazioni pericolose. Gli ambienti destinati ai gatti dovranno essere forniti di finestre in modo da godere di buona illuminazione naturale, uniformemente distribuita e non eccessiva. In caso si abbia la necessità di chiudere tutte le imposte durante il giorno, sarà necessario lasciare sufficiente luce artificiale. Gli ambienti destinati ai gatti dovranno essere forniti di porte, finestre o aeratori che permettano ricambio d’aria e ventilazione adeguati al fine di prevenire la formazione di cattivi odori e condensa. Dovranno inoltre avere una temperatura idonea ad ospitare gatti sia in inverno che d’estate, allo scopo dovranno essere previsti sistemi per il riscaldamento/raffreddamento.
Art. 2 – Uso di gabbie o gattili Gabbie La costante permanenza di gatti in gabbie non è ammessa; L’uso di gabbie è consentito solo quando è necessario l’isolamento temporaneo di un gatto per: - quarantena - parto - degenze da malattie od eventi traumatici. - altri eventi eccezionali. Gattili Sono ammessi i gattili (strutture esterne) purché siano dimensionati in modo che il primo gatto abbia a disposizione uno spazio minimo di 2 m in altezza e 4 mq in pianta. Per i gatti successivi al primo, la superficie andrà aumentata di 2 mq per ciascun gatto. Per evitare situazioni di sovraffollamento è meglio prevedere più gattili piuttosto che una struttura unica. I gattili devono essere costruiti con materiale robusto e di facile pulizia, non pericoloso per i gatti, senza spigoli o sporgenze, il fondo non dovrà essere di rete. Il gattile dovrà essere coperto parzialmente o completamente, dovrà contenere al suo interno strutture adeguate al gioco e ripari in caso di intemperie, periodi freddi o eccessivamente caldi. In ciascun gattile dovranno essere predisposti vaschette con lettiera e ciotole con acqua e cibo in quantità proporzionata al numero di gatti ospitati. Il Socio che utilizza il gattile come struttura stabile di allevamento dovrà prevedere una zona nursery all’interno dell’abitazione dove poter collocare la mamma con i cuccioli fino al terzo mese di età dei piccoli.
Art. 3 – Pulizia Ambientale L’ambiente dove vivono e riposano i gatti deve essere pulito e privo di parassiti. Salute, aspetti sanitari e genetici
Art. 4 – Salute dei gatti e assistenza veterinaria Ogni Socio si impegna a fare del proprio meglio per prevenire e/o curare le malattie dei soggetti di sua proprietà, facendo in modo che i gatti godano di buona salute, con un buon tono muscolare ed un peso appropriato per la loro struttura ossea, la loro età e il loro sesso. Le vaccinazioni devono essere regolarmente registrate sul libretto sanitario intestato a ciascun gatto ovvero sul “Passaporto Europeo” veterinario. Non è ammessa l’asportazione chirurgica degli artigli (declawing).
Art. 5 – Accoppiamenti - Ciascuna fattrice non potrà partorire più di tre cucciolate nell’arco di 24 (ventiquattro) mesi. - è fortemente consigliato che la fattrice abbia almeno 10 (dieci) mesi di età al momento del primo accoppiamento; - è fortemente consigliato che le fattrici siano assistite da un allevatore o da altra persona esperta al momento del parto e che si abbia la possibilità di reperire il Veterinario di fiducia. - è consigliato che sia richiesto il parere del Veterinario e l’eventuale esame necroscopico per i cuccioli nati morti, morti in epoca neonatale o con evidenti deformità, per accertare con la maggior accuratezza possibile, le cause di morte. - Per quanto attiene le malattie genetiche si consiglia di formulare un accurato programma di allevamento per ridurre al minimo le problematiche ad esse collegate. Nel caso in cui vengano resi disponibili test genetici specifici a tutela della salute del Sacro di Birmania è consigliato l’effettuazione degli stessi. - Prima di una monta si consiglia ai proprietari di stallone e fattrice di documentare l’assenza di malattie con certificato di buona salute del Veterinario curante e esito dei tests per FELV, FIV di recente esecuzione (non oltre i 10 gg). Gli accordi di monta devono essere concordati in anticipo dai proprietari (si consiglia per iscritto). Comportamento standard e responsabilità per la cessione dei gatti
Art. 6 – Cessione di cuccioli o di gatti adulti Tutti i cuccioli nati vivi devono essere iscritti ad un Libro Origini ed è fortemente scoraggiata la cessione di cuccioli senza pedigree. Non è ammessa la vendita o il deposito di cuccioli o gatti adulti a negozi di animali o ad organizzazioni simili, o cederli per ricerche o test. Nessun gatto deve essere ceduto prima del compimento del ottantaquattresimo giorno di vita e senza aver eseguito la vaccinazione trivalente e relativo richiamo. Al momento della cessione di un cucciolo o di un gatto adulto, l’allevatore ne garantisce la sua Buona salute, l’assenza di parassiti e l’assenza di tare genetiche conclamate, a meno che queste siano chiaramente indicate e illustrate a chi intende prendere il gatto. Nel caso di tare genetiche conclamate e/o certificate il gatto dovrà essere dichiarato “Not for breeding”.
Art. 7 – Documentazione Il cucciolo o il gatto che lasciano l’allevamento dovrebbero essere accompagnati dalla documentazione di competenza. Tale documentazione è composta da: 1. libretto sanitario (o “Passaporto Europeo” veterinario) debitamente compilato con i dati del gatto e l’elenco delle vaccinazioni datate e firmate del veterinario; 2. eventuale certificato di buona salute firmato dal veterinario di fiducia dell’allevamento in data non anteriore a 10 (dieci) giorni da quella dell’effettiva cessione del soggetto; 3. eventuale contratto di cessione che dovrà essere sottoscritto da entrambe le parti (allevatore – acquirente). Tale contratto potrà attenersi ai principi esplicativi del presente codice etico; 4. pedigree ed eventuale microchip rilasciati dall’Associazione di appartenenza o, nel caso in cui questo non fosse ancora stato rilasciato, copia della denuncia di nascita e monta e copia della richiesta di